Un tulipano per finire la guerra
La rubrica “le storie incredibili di Terry” torna con una nuova ed emozionante intervista nell’oasi speciale di Desert Miraje. L’intervistato di questa settimana è un tulipano, che con l’aiuto di piccoli eroi ha dato un grande contributo all’umanità. In questo articolo la nostra Terry ci ha spiegato come un fiore possa essere salvifico.
Nel brend Desert Miraje, che si occupa di comunicazione e sviluppo personale, la felicità è stata trovata proprio in questa “oaSII FELICE“. É attraverso la ricerca che si può riuscire a guardare il lato positivo nella realtà circostante, caratterizzata da elementi naturali come il tulipano che in questi ultimi giorni ha acquisito una notevole importanza.
È di origini asiatiche e proprio nella prima metà del mese di aprile raggiunge la massima fioritura colorando i giardini dell’oasi felice. Oggi più che mai contribuisce alla pace nel mondo e alla sicurezza dell’uomo dimostrando ancora una volta come la natura sia una viva alleata.
Le sue sfumature gialle e rosse ricordano quelle del fuoco e donano così un aspetto luminoso all’oasi. Il loro fogliame è di un verde bluastro, carnoso così da essere anche un riparo per gli animali più piccoli. Esistono all’incirca 10 specie di tulipano, fiore protagonista del commercio attuale se pur in modo alternativo.
Non appena la primavera si manifesta ed i pollini cominciano a viaggiare per le campagne profumate, c’è la volontà di acquistare i tulipani per la composizione di mazzi floreali o per abbellire gli ambienti delle nostre case. Negli ultimi giorni però, l’acquisto del fiore sta proseguendo per uno scopo differente e del tutto ammirevole, per contrastare il terribile conflitto che vede come protagoniste la Russia e l’Ucraina.
I piccoli cittadini di queste due nazioni, cosiddetti “bambini eroi”, desiderano effettuare un cambio di rotta nel loro piccolo vendendo proprio dei tulipani e destinando il guadagno all’acquisto di giubbotti antiproiettili per i soldati impegnati nella guerra.
“Sin dal primo momento, quando ci è stata proposta questa occasione, io ed i miei amici tulipani non ci siamo tirati indietro” – comincia a raccontarmi il fiore con tono deciso – “poteva finalmente essere l’opportunità di collaborazione tra uomo e natura in un momento così difficile e con i più piccoli abbiamo pensato di avviare una vendita di tulipani il cui ricavato sarebbe stato destinato all’acquisto di giubbotti antiproiettili.”
Cosa avreste ricevuto voi in cambio? Gli ho chiesto, perché non credevo possibile che dei fiori preferissero essere venduti piuttosto che rimanere nel loro giardino. “Abbiamo deciso di far parte di questo progetto solidale consapevoli che non avremmo chiesto nulla in cambio se non il termine del conflitto. Anche noi stavamo contribuendo affinché ciò accadesse. In fondo se l’uomo non è felice, non tornerà i prossimi anni ad ammirare le bellezze della nostra oasi.“
Una statistica di qualche settimana fa, ha messo in luce non solo la grande quantità di azioni benefiche fatte per il medesimo scopo, ma anche la volontà di ritornare alla normalità, una normalità contraddistinta dall’impegno sociale e civile.
Mentre accarezzo i suoi grandi petali, gli domando se ha qualche messaggio per tutti noi, che non poi così lontani dobbiamo essere portatori di un’idea comune di pace. “Così come per un fiore, l’essere calpestato é la cosa più terribile che possa accadere, allo stesso modo un uomo è distrutto quando vengono calpestate la sua dignità ed identità. Una similitudine chiara, che ci invita a non essere indifferenti ma ad agire proprio come stanno facendo questi bambini speciali”.
Andare via é il momento che meno preferisco, non vorrei mai finire un’intervista perché mi lascia sempre qualcosa da aggiungere al mio bagaglio di viaggio, ma questa volta il tulipano ci ha lasciato un insegnamento davvero importante :”è nell’aiuto disinteressato, nel sostegno reciproco e nell’innocenza di un gesto puro, che risiedono la Benevolenza e la carità“- conclude questo fiore singolare e dall’animo profondo.
Terry