“Insieme”contro la guerra: la risposta del territorio gaetano
Gaeta e il suo territorio sono vicini all’Ucraina. Oggi raccontiamo una delle iniziative di volontariato a cui poter aderire: l’ “Insieme” fa la forza!
Mai come in questi tempi ci rendiamo conto che “libertà è partecipazione“.
Ed è proprio di partecipazione attiva che parleremo oggi grazie alla storia di Tetyana (Tania) Feshak, 35 anni e originaria di L’viv (Leopoli), mediatrice culturale e rappresentante della Comunità Ucraina Vsesvit, nata il 25 febbraio 2022 e operante sul territorio di Gaeta e dintorni.
Arrivata in Italia nel 2010, qualche mese dopo entra in contatto con l’Associazione “Insieme Immigrati in Italia” nella quale intraprende un percorso di apprendimento linguistico per poi diventare a tutti gli effetti una volontaria ed operatrice culturale.
“Grazie ad ‘Insieme’ mi sono specializzata, ho preso una certificazione linguistica e ho lavorato al centro di accoglienza– mi spiega Tania – al momento mi occupo dei corsi di insegnamento della lingua italiana agli stranieri, a cui forniamo anche assistenza burocratica.”
L’associazione in questione è nata nel 2004 e, come si legge dal loro sito, si definisce un ente “interetnico, laico ed indipendente”, con sede operativa a Gaeta ma attiva su tutto il territorio del Sud Pontino.
Infatti, fin dall’inizio “Insieme” è riuscita a creare una rete di collaborazioni con strutture pubbliche e private che si occupano di immigrazione ed esperienze di intercultura, riuscendo così a diventare, dal 2017, un’Associazione di Promozione Sociale (APS).
Anche in occasione degli ultimi eventi relativi al conflitto tra Russia e Ucraina, il mondo del volontariato non è rimasto a guardare, ma ha contribuito a schierarsi in prima fila per dare supporto e aiuti di ogni genere.
“Da quando è scoppiato il conflitto la comunità ucraina di tutto il territorio con i vari rappresentanti si è riunita e ha deciso di adoperarsi per una raccolta di beni, utilizzando lo spazio dell’associazione” continua Tania, orgogliosa del successo dell’iniziativa.
Ma in cosa consiste il loro impegno? Dopo aver portato a termine la raccolta di beni di prima necessità, la comunità ucraina, in collaborazione con l’associazione “Insieme”, si sta impegnando anche nel fornire assistenza alle famiglie sfollate che chiamano in Italia per ricevere informazioni, sbrigare pratiche burocratiche e compilare documenti in lingua.
“In sole due ore abbiamo avuto una risposta enorme da parte della popolazione per quanto riguarda la raccolta di beni, non solo qui ma in tutta Italia. È una cosa bella e forte ma l’importante è che questo spirito ora non cali perché ci sono molte altre attività da portare avanti” ricorda Tania, appellandosi al senso di responsabilità di ciascuno e all’importanza di avere una risposta attiva sul territorio.
Le iniziative non sono infatti finite qui. Purtroppo le conseguenze di una guerra si fanno vedere soprattutto a lungo termine: l’urgenza primaria dell’Associazione e dell’intera comunità sarà quella di organizzare progetti di accoglienza nelle famiglie.
Fino ad adesso la Comunità ucraina è sempre stata impegnata nel Centro di accoglienza (anche nella sede della Caritas) per l’insegnamento dell’italiano e nel Progetto di sportello stranieri per i fuoriusciti, a cui forniscono soprattutto assistenza burocratica.
Tania mi anticipa anche che si stanno adoperando per dar vita ad uno spazio ricreativo per i bambini ucraini che arriveranno in Italia, una sorta di doposcuola in cui possano stare insieme ed intrattenersi giocando tra di loro.
Perché non bisogna dimenticare che dietro ogni guerra ci sono le persone.
“La storia che più mi ha colpito è quella di due amiche che sono arrivate in macchina dall’Ucraina con i rispettivi bimbi – mi racconta Tania – ma come la loro, ce ne sono tante di storie di vita che meritano di essere raccontate, ora più che mai”.
L’evento che ha toccato l’Ucraina è infatti solo la punta dell’iceberg di problemi più complessi da gestire che da anni le Associazioni cercano di fronteggiare, lottando molto spesso da sole, senza l’aiuto delle Istituzioni.
Allora cosa possiamo fare noi?
La speranza di Tania è che il territorio crei una rete tra Istituzioni e volontari che sia di sostegno e aiuto reciproco e che sempre più persone si avvicinino al Mondo del volontariato, in cui molto spesso si riceve più di quanto si dà.
Nel frattempo, nel nostro piccolo, possiamo fare tanto: qui il modulo per candidarsi come volontari dell’Associazione “Insieme”.
Qui invece i contatti per entrare come volontari nella Comunità Ucraina Vsesvit:
Gruppo Facebook al quale iscriversi: qui il link!
Contatti telefonici: Tania 340 715 4311, Anna 389 831 6491, Gloria 328 642 2550
Irene Centola